Il prezzo del gas è soggetto a continue oscillazioni, influenzato da fattori geopolitici, stagionali ed economici. Per chi desidera una soluzione flessibile e potenzialmente più vantaggiosa, la tariffa variabile rappresenta un’opzione interessante. A differenza della tariffa a prezzo fisso, che blocca il costo del gas per un periodo definito, la tariffa variabile segue l’andamento del mercato. Questo significa che il prezzo può diminuire o aumentare a seconda delle quotazioni del gas naturale, offrendo la possibilità di risparmiare nei momenti di ribasso, ma con il rischio di pagare di più nei periodi di crescita dei prezzi.
Tariffa gas: come scegliere il giusto fornitore? In questa guida analizziamo il funzionamento delle tariffe variabili, i vantaggi e le situazioni in cui conviene sceglierle, i fattori che influenzano il costo del gas e i criteri per trovare l’offerta più conveniente.
Leggi anche: “Come evitare i rincari di gas e luce durante l’inverno”
Come funziona la tariffa variabile del gas?
La tariffa variabile è legata alle fluttuazioni del mercato del gas naturale e il suo valore cambia mensilmente in base alle quotazioni del PSV (Punto di Scambio Virtuale), che è il riferimento per il prezzo del gas in Italia.
A differenza delle tariffe fisse, in cui il costo è stabilito per un periodo determinato, la tariffa variabile permette di pagare meno nei periodi di discesa del mercato, ma può portare a costi più elevati quando la domanda e il prezzo del gas aumentano. Tra i fattori che incidono sulle oscillazioni del prezzo del gas ci sono le condizioni climatiche, la domanda stagionale, gli equilibri geopolitici e le politiche energetiche nazionali e internazionali.
Chi sceglie una tariffa variabile deve essere consapevole di queste dinamiche e pronto a gestire eventuali variazioni in bolletta. Alcune offerte prevedono meccanismi di protezione come un tetto massimo oltre il quale il prezzo non può salire, offrendo una maggiore tutela dai rialzi eccessivi.
Quando conviene scegliere una tariffa variabile?
Le tariffe variabili possono essere una scelta vantaggiosa in diverse situazioni. Se i prezzi del gas sono in calo o stabili, questa tipologia di tariffa consente di beneficiare di eventuali ribassi, mentre con una tariffa fissa il costo rimarrebbe invariato. È una soluzione adatta a chi ha un consumo flessibile e può ottimizzare i propri consumi nei momenti di prezzi più bassi, come per chi utilizza il gas principalmente nei mesi invernali per il riscaldamento.
Scegliere una tariffa variabile è conveniente anche per chi segue l’andamento del mercato e ha la possibilità di cambiare fornitore se trova offerte migliori. La trasparenza è un altro elemento importante: alcune offerte indicano chiaramente il metodo di calcolo del prezzo, basandosi sulla quotazione del gas nel mercato all’ingrosso a cui si aggiunge un margine fisso stabilito dal fornitore.
Tuttavia, è importante valutare il proprio livello di tolleranza al rischio. Se la bolletta del gas rappresenta una voce di spesa significativa nel bilancio familiare o aziendale, è necessario essere pronti a gestire eventuali rincari stagionali. Nei mesi invernali, quando la domanda aumenta, il costo del gas può salire sensibilmente rispetto ai mesi estivi.
Cosa incide sul prezzo del gas nelle tariffe variabili?
Il costo del gas nelle tariffe variabili dipende principalmente da due elementi. Il primo è il prezzo della materia prima, che è calcolato in base alle quotazioni del mercato e segue l’andamento del PSV. Il secondo riguarda i costi aggiuntivi del fornitore, che includono spese di gestione, trasporto e oneri di sistema.
Alcuni fornitori propongono offerte variabili con un tetto massimo, che consente di ridurre l’impatto delle oscillazioni più forti. Questo tipo di soluzione può essere interessante per chi desidera una tariffa flessibile, ma con una protezione parziale dai rincari.
Come valutare il miglior fornitore di gas a tariffa variabile?
La scelta del miglior fornitore di gas non si basa solo sul prezzo della materia prima, ma su una serie di elementi che possono influenzare la convenienza complessiva dell’offerta.
Il primo passo è analizzare il consumo annuo di gas, espresso in Smc (Standard metro cubo), che può essere trovato sulle bollette precedenti. Una piccola abitazione con una o due persone ha un consumo medio di circa 500-800 Smc all’anno, mentre una famiglia di tre o quattro persone può arrivare a 1.500 Smc. Per chi utilizza il gas per il riscaldamento, il consumo può superare i 1.800 Smc.
Un altro aspetto da valutare è il tipo di offerta proposta dal mercato libero. A differenza del mercato tutelato, in cui i prezzi sono stabiliti da ARERA e aggiornati ogni tre mesi, nel mercato libero i fornitori possono proporre condizioni economiche differenti, offrendo promozioni, sconti e servizi aggiuntivi. È quindi fondamentale confrontare le offerte disponibili per trovare la più conveniente.
Oltre al costo della materia prima, è importante considerare la presenza di costi fissi che alcuni fornitori applicano indipendentemente dal consumo. Alcune offerte prevedono un canone mensile, che può incidere sulla convenienza dell’offerta, soprattutto per chi consuma poco gas. Un altro fattore da verificare è l’eventuale presenza di penali per il recesso anticipato dal contratto, che potrebbe limitare la possibilità di cambiare fornitore nel caso in cui si trovi un’offerta più conveniente.
Per evitare sorprese, è sempre consigliabile leggere con attenzione le Condizioni tecnico economiche (CTE), disponibile sui siti dei fornitori. Questo documento permette di comprendere nel dettaglio il meccanismo di calcolo del prezzo e la presenza di eventuali oneri aggiuntivi.
Quale tariffa gas conviene nel 2025?
Le previsioni per il mercato del gas nel 2025 dipendono da diversi fattori, tra cui la domanda globale di energia, le politiche ambientali e le dinamiche geopolitiche. Il passaggio definitivo dal mercato tutelato al mercato libero renderà ancora più importante la scelta del fornitore, poiché tutti i consumatori dovranno confrontare le offerte disponibili e selezionare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Per chi sceglie una tariffa variabile, è consigliabile monitorare l’andamento del PSV per valutare eventuali opportunità di risparmio. Se il mercato presenta una tendenza al ribasso, cambiare fornitore o negoziare una nuova offerta può garantire un risparmio significativo sulla bolletta.
Una strategia utile per ottimizzare il costo del gas è scegliere fornitori che offrono tariffe variabili con costi fissi contenuti e un metodo di calcolo trasparente. Anche la presenza di un tetto massimo può essere una protezione efficace contro aumenti troppo elevati.
La tariffa variabile è la scelta giusta?
Optare per una tariffa gas variabile può essere una soluzione vantaggiosa per chi è disposto a seguire l’andamento del mercato e vuole beneficiare di eventuali riduzioni di prezzo. È una scelta adatta a chi ha un consumo flessibile e può gestire eventuali oscillazioni della bolletta.
Tuttavia, richiede una maggiore attenzione nella scelta del fornitore e nel monitoraggio delle condizioni di mercato. Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale confrontare le offerte disponibili, verificare i costi fissi e valutare la presenza di meccanismi di protezione come il tetto massimo.
Per chi desidera assistenza nella scelta della tariffa più adatta, MetanoSud Servizi offre consulenze personalizzate per individuare l’offerta gas più conveniente in base alle proprie esigenze.
Contattaci per scoprire le migliori soluzioni disponibili e ottimizzare la tua spesa energetica.
Ti potrebbe interessare anche: “Bonus bollette 2025, sconto confermato per un altro anno!”