Capire quanto costa un kilowattora (kWh) di energia elettrica in Italia può fare la differenza tra una bolletta leggera e una che pesa sul bilancio familiare o aziendale. Il kWh è l’unità di misura del consumo elettrico: rappresenta l’energia usata da un dispositivo da 1000 watt per un’ora. Più dispositivi utilizzi e più a lungo li lasci accesi, più aumenteranno i kWh consumati e, di conseguenza, il costo della tua bolletta.
Costo kWh: qual è il prezzo dell’energia elettrica in Italia? Da cosa dipende il prezzo del kWh? E quanto si paga realmente per l’energia elettrica in Italia? Vediamolo insieme.
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Quanto costa il kWh in Italia?
In Italia, il costo medio di un kWh per le utenze domestiche è di circa 0,225 euro, uno dei valori più alti in Europa. Questo prezzo, però, non è fisso e può variare molto in base a diversi fattori, tra cui il tipo di contratto energetico sottoscritto e le fluttuazioni del mercato.
La bolletta dell’energia elettrica non dipende solo dal consumo effettivo, ma include anche una serie di componenti aggiuntive che spesso incidono pesantemente sul costo finale del kWh.
Da cosa dipende il costo del kWh?
Il prezzo dell’energia elettrica è composto da diverse voci di costo, ognuna con un peso specifico:
Materia energia (46%)
Questa è la parte della bolletta che riflette il consumo effettivo di energia. Include il PE (Prezzo dell’Energia), le perdite di rete, ovvero l’energia che si perde durante il trasporto, e i costi di distribuzione e vendita. In altre parole, è la parte più “diretta” della bolletta, quella che dipende dal tuo reale utilizzo di energia.Imposte (13%)
Le imposte comprendono l’IVA e le accise. L’IVA può essere soggetta a riduzioni temporanee, come è successo recentemente con il taglio al 5% per contrastare l’aumento dei costi energetici.Oneri di sistema (21%)
Questi sono costi imposti dallo Stato per finanziare diverse attività legate al sistema elettrico, tra cui il sostegno alle energie rinnovabili e i bonus sociali per le famiglie in difficoltà.Trasporto e gestione del contatore (20%)
Questa voce copre i costi per portare l’energia fino a casa tua e per la gestione del contatore, inclusa la manutenzione e la lettura dei consumi.
Quindi, quando paghi la bolletta della luce, meno della metà della spesa riflette il consumo effettivo di energia. Il resto copre costi di sistema, tasse e servizi di rete.
Il costo del kWh per le imprese: quanto pesa la bolletta energetica?
Anche per le imprese il costo del kWh può fare una grande differenza. Secondo i dati di ARERA, le piccole e medie imprese italiane pagano in media il 28% in più per l’elettricità rispetto alla media europea.
In numeri, significa un costo di circa 155,6 euro/MWh (equivalenti a 0,156 euro/kWh) per le aziende che consumano tra 500 e 2.000 MWh all’anno. Questa differenza di prezzo può influire pesantemente sulla competitività delle imprese italiane, soprattutto in settori con consumi energetici elevati.
Per le aziende, scegliere una tariffa energetica vantaggiosa può portare a un risparmio significativo. Il mercato libero offre opportunità interessanti, con offerte dedicate al business che possono includere sconti per alti volumi di consumo o pacchetti integrati di servizi energetici.
Perché il prezzo del kWh cambia?
Il costo dell’energia elettrica non è sempre lo stesso e dipende da molti fattori, alcuni dei quali difficilmente prevedibili.
1. Andamento dei mercati energetici
Il prezzo dell’energia all’ingrosso viene stabilito nella Borsa Elettrica Italiana e dipende dall’incontro tra domanda e offerta. Eventi globali, come crisi energetiche o conflitti geopolitici, possono causare improvvisi aumenti dei prezzi.
2. Domanda stagionale
Durante l’inverno, l’uso intensivo del riscaldamento elettrico può far salire i prezzi, mentre in estate, con il maggiore uso dei condizionatori, si potrebbe verificare un aumento simile. Al contrario, durante le stagioni intermedie, i prezzi tendono a essere più bassi.
3. Politiche energetiche e incentivi
Il Governo può decidere di intervenire per calmierare i prezzi, ad esempio riducendo le imposte sull’energia o introducendo bonus sociali per aiutare le famiglie in difficoltà. Questi interventi possono influire positivamente sulla bolletta.
Come risparmiare sul costo del kWh?
Se vuoi ridurre la tua bolletta elettrica, la scelta della giusta offerta luce è fondamentale. Ecco alcuni consigli pratici per risparmiare:
Confronta le offerte del mercato libero. Valuta le tariffe disponibili e scegli quella più adatta al tuo consumo energetico.
Opta per tariffe dual fuel. Se usi sia luce che gas, le offerte che combinano entrambe le forniture spesso propongono condizioni economiche più vantaggiose.
Scegli energie rinnovabili. Oltre ai vantaggi ambientali, molte offerte green sono supportate da incentivi statali o da sconti offerti dai fornitori.
Monitora regolarmente il mercato. Il passaggio al mercato libero, risalente al 10 gennaio 2024, apre nuove opportunità per trovare tariffe più convenienti.
Cosa fare per ottimizzare il costo del kWh?
Il prezzo del kWh in Italia è influenzato da molti fattori, ma con le giuste informazioni è possibile ridurre i costi in bolletta. Analizza le tue abitudini di consumo, confronta le offerte disponibili e scegli una tariffa che ti permetta di risparmiare senza rinunciare al comfort.
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